mercoledì 21 novembre 2007
Sempre in pentola
...qualcosa sta continuando a bollire...e non è la pasta per il pranzo, e non ci si scotta...
martedì 20 novembre 2007
giovedì 15 novembre 2007
Questo blog
Chi segue affezionatamente questo mio blog, si sarà reso conto che nell'ultimo periodo i post non sono stati numerosi. La motivazione è semplice ed è doppia: da una parte una mancanza di tempo, dall'altra una mancanza di ispirazione.
Questo capita quando la tua vita scorre in modo lineare ogni giorno. E assomiglia curiosamente al giorno prima. Esiste anche una parola per descrivere tutto ciò: routine. Mi capita spesso di chattare con amici e amiche via Skype e alla domanda "novità?", spesso la risposta è "nessuna". Mi sento come Bill Murray in "Ricomincio da capo", rivivo ogni giorno lo stesso giorno, quello della marmotta. Sempre che non pensiate che i cuori di cavolfiore della "Dimmi di sì" (da cucinare nel microonde) possano essere un argomento particolarmente interessante.
Ma a questo blog ci tengo e non ho la minima intenzione di lasciarlo spegnersi.
Gli ultimi post era tutti a base di elucubrazioni, più o meno private; quelli precedenti invece raccontavano episodi della mia vita. Per il prossimo futuro ho deciso di mischiare un po' gli ingredienti; ne verrà fuori un pasto più completo, ne sono sicuro. Vi racconterò altre storie e le alternerò ai miei attorcigliamenti mentali, sempre in attesa dei vostri commenti. Che sono le vitamine indispensabili per mantenere vive e vivaci queste pagine.
sabato 10 novembre 2007
Crazy/Hot
Un post in versione Vanity Fair, o Cosmopolitan se preferite, leggero leggero come una bella giornata di un week-end novembrino.
Chi mi conosce sa che per me la parte estetica è molto importante. In parole povere, ma sincere, la mia donna deve essere bella. E non solo dentro. Mi cospargo la testa di ceneri per la superficialità di questa affermazione. Ma almeno non mento.
Il primo impatto con una nuova conoscenza è sempre l'aspetto fisico, poi viene il resto. Ma non sempre. All'inizio di una storia non possiamo sapere quanto, e se, questa durerà. Va da sé che i parametri per esprimere un giudizio, in quelle prime fasi di incontro, sono limitati.
Ma l'interrogativo in stile test da spiaggia è questo: è vero che tanto più bella è la persona che ci troviamo davanti, tanto più siamo disposti ad accettare la sua follia, il suo essere "fuori"?

Un sistema cartesiano come quello nella foto qui a destra, può ritenersi valido? Voi che ne pensate del rapporto Crazy/Hot?
Fatevi sentire, sono veramente molto curioso.
Chi mi conosce sa che per me la parte estetica è molto importante. In parole povere, ma sincere, la mia donna deve essere bella. E non solo dentro. Mi cospargo la testa di ceneri per la superficialità di questa affermazione. Ma almeno non mento.
Il primo impatto con una nuova conoscenza è sempre l'aspetto fisico, poi viene il resto. Ma non sempre. All'inizio di una storia non possiamo sapere quanto, e se, questa durerà. Va da sé che i parametri per esprimere un giudizio, in quelle prime fasi di incontro, sono limitati.
Ma l'interrogativo in stile test da spiaggia è questo: è vero che tanto più bella è la persona che ci troviamo davanti, tanto più siamo disposti ad accettare la sua follia, il suo essere "fuori"?

Un sistema cartesiano come quello nella foto qui a destra, può ritenersi valido? Voi che ne pensate del rapporto Crazy/Hot?
Fatevi sentire, sono veramente molto curioso.
venerdì 2 novembre 2007
Karma Vs Accondiscendenza
La nostra storia è ormai finita da un po', la vita è tornata sui binari della tranquillità, con qualche sporadica fermata nella stazione di routine. Ci si abitua a tutto, anche al peggio, e nonostante un casuale barlume di solitudine qua e là, devo ammettere che non ho appigli sufficienti per lamentarmi.
La mia ex è una bella donna, probabilmente anche in gamba. Deve solamente trovare qualcuno che si prenda cura di lei. E fino a quando non lo troverà, resterò la sua stampella preferita. Lo so che probabilmente da parte sua è egoismo, quello che non capisco è l'effetto che le provoca la mia sola presenza. Che è diverso dall'affetto. Quello che provo io è un altro discorso.
L'effetto collaterale a tutto ciò sono le conseguenze mentali. Purtroppo sono un essere pensante, a volte fin troppo, e questo non è sempre una caratteristica positiva. Non volo con la fantasia, tendo però a vivisezionare il capello. Anche se ormai ho imparato che spesso e malvolentieri trattasi di operazione inutile.
Credo molto nel karma, se ti comporti positivamente la tua vita ti sorriderà e viceversa. Inoltre, essendo una persona buona, tutto questo mi viene naturale, facile, senza troppi sforzi.
Come si dice, ad essere troppo buoni spesso si fa la figura degli idioti, e su questo non ci piove. Lungi da me emulare il Papa buono (soprattutto per quella cosa delle stigmate), però spesso mi chiedo se un eccesso di accondiscendenza possa travestirti nello scemo del villaggio. Qual è il confine tra karma e accondiscendenza? Qual è la dose consigliata di bontà? Qualcuno ha la ricetta?
martedì 30 ottobre 2007
Sorry...
...se in questi giorni non ci sono stati nuovi post. Purtroppo è venuto a mancare il tempo per scriverli. Niente di preoccupante, solo che di tanto in tanto tocca pure lavorare. Prometto che entro i prossimi due giorni scriverò. Anche perché gli argomenti ci sono.
mercoledì 24 ottobre 2007
Tu da che parte stai?
Ho scoperto, in questi ultimi mesi di vita del blog, che lo spunto per un post può nascere da qualunque cosa: da chiacchierate tra amici ad un articolo letto ovunque, da un film alla vita di tutti i giorni. Quello di oggi arriva dritto dritto da un episodio di "Curb Your Enthusiasm", andato in onda domenica negli Stati Uniti e da me gustato ieri sera.
Per prima cosa, vorrei sottolineare, che si tratta di una serie televisiva comica. E' una variazione della sitcom classica, e rientra a pieni voti nella definizione di "comedy".
Il soggetto della puntata, trattato ai confini del paradosso, era questo: la moglie, dopo anni di matrimonio, lascia il marito; dato che la relazione era di lungo periodo, gli amici di lui erano diventati anche di lei. In quel momento però questi dovevano fare una scelta: schierarsi con lei o con lui?
Sembrerà una stupidaggine, ma in realtà non è cosa da poco. Va da sé che se il rapporto di coppia è a breve conservazione, i rispettivi amici ritornano alle proprie trincee e chi s'è visto s'è visto. Ma in caso contrario, quando ormai tutti ci si conosce bene da tempo, è giusto perdere, oltre alla persona amata, anche gli amici acquisiti? E' giusto fare tabula rasa di tutto quello che si è costruito negli anni trascorsi insieme?
Esistono purtroppo gelosie innate anche nei confronti degli amici, quelle della serie: "come ti permetti a continuare a frequentare le persone che IO ti ho presentato?". Capisco possa dare fastidio, ma da qui a scatenarci una guerra di rispetto ed orgoglio ce ne passa di follia.
Il ruolo più antipatico è sempre e comunque quello di Giuda, di colui che in un modo o nell'altro ha scelto di stare dalla parte dell'amico acquisito. Una scelta difficile, faticosa, e a volte imbarazzante da sostenere. E senza nemmeno i 30 denari di corrispettivo.
Ma bisogna per forza restare sempre a fianco di chi è storicamente tuo amico, oppure questa è una situazione da scuola elementare e la piena età della coscienza ci dà la possibilità di scegliere?
E tu da che parte stai?
Per prima cosa, vorrei sottolineare, che si tratta di una serie televisiva comica. E' una variazione della sitcom classica, e rientra a pieni voti nella definizione di "comedy".
Il soggetto della puntata, trattato ai confini del paradosso, era questo: la moglie, dopo anni di matrimonio, lascia il marito; dato che la relazione era di lungo periodo, gli amici di lui erano diventati anche di lei. In quel momento però questi dovevano fare una scelta: schierarsi con lei o con lui?
Sembrerà una stupidaggine, ma in realtà non è cosa da poco. Va da sé che se il rapporto di coppia è a breve conservazione, i rispettivi amici ritornano alle proprie trincee e chi s'è visto s'è visto. Ma in caso contrario, quando ormai tutti ci si conosce bene da tempo, è giusto perdere, oltre alla persona amata, anche gli amici acquisiti? E' giusto fare tabula rasa di tutto quello che si è costruito negli anni trascorsi insieme?
Esistono purtroppo gelosie innate anche nei confronti degli amici, quelle della serie: "come ti permetti a continuare a frequentare le persone che IO ti ho presentato?". Capisco possa dare fastidio, ma da qui a scatenarci una guerra di rispetto ed orgoglio ce ne passa di follia.
Il ruolo più antipatico è sempre e comunque quello di Giuda, di colui che in un modo o nell'altro ha scelto di stare dalla parte dell'amico acquisito. Una scelta difficile, faticosa, e a volte imbarazzante da sostenere. E senza nemmeno i 30 denari di corrispettivo.
Ma bisogna per forza restare sempre a fianco di chi è storicamente tuo amico, oppure questa è una situazione da scuola elementare e la piena età della coscienza ci dà la possibilità di scegliere?
E tu da che parte stai?
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