venerdì 21 settembre 2007

Carnefice o vittima?

Tutti nella vita abbiamo lasciato o siamo stati lasciati. E non si parla solo d'amore, ma anche di amici, di un lavoro, di frasi a mezz'aria. Ma cos'è più difficile, essere il carnefice o la vittima?

La vittima si porta dentro il dolore di un qualcosa che si è concluso contro la sua volontà, come un libro strappato di mano senza la possibilità di leggere il finale. Anche se il finale spesso coincide con il momento della separazione. Magari lotta con unghie e denti affilati per riuscire a sopravvivere, spera e si dispera, insulta la controparte per farsene una ragione.

Quello che lascia invece, in caso sia in possesso di un'anima più spessa di un foglio di carta velina, ha ottime possibilità di sentirsi in colpa. Per aver licenziato un amore, un dipendente, un amico. E magari, nel tentativo di alleviare il suo dolore, che abilmente confonde con quello dell'altro, si fa vivo provocando simpatici tsunami emozionali. Perché così non si fa: la vittima non ha bisogno di piccole e dolorose punzecchiature di spillo, semmai di un periodo di solitaria convalescenza.

Se ci guardiamo in giro noteremo che spesso quelli che vengono lasciati sono sempre gli stessi, come se il nostro destino di vittime fosse scritto in grassetto nel DNA. E la stessa cosa accade per i colpevoli. Quando il gioco delle parti si capovolge le scenette sono tra le più divertenti. Nulla è più fuori personaggio di una palla che recita la parte del calciatore.

Ma come in ogni manuale del bravo prestigiatore, esiste il trucco più stupefacente, quello del farsi lasciare. Non ci sono regole e non ci sono arbitri, l'importante è infastidire, sfinire e far impazzire chi non ti va più. Sarà lui a dire basta, a mostrarti la porta o in caso estremo a defenestrarti.

Ma questa è codardia o semplicemente è più facile venire lasciati che lasciare?

2 commenti:

Il Pastafariano ha detto...

Cercare di stabilire una misura sul - è più facile lasciare o essere lasciati - è un espediente per farti riempire il post di commenti. Furbetto. Chi non ha una sua opinione a riguardo!
Cmq visto che sono stato il primo ad abboccare ti dirò che lasciare può essere molto difficile o molto facile. Può essere il risultato di una lenta equazione ma anche il frutto incoscente di un capriccio.
Ma se chi non cerca vien trovato chi non lascia vien fermato?

Anonimo ha detto...

Perche' le paure sono tante e il coraggio e' uno solo?