giovedì 22 marzo 2007

Una serie mai trasmessa Pt. 7



Era la vigilia di Pasqua quando ci fu una lunga telefonata tra me e Michele. Lui sollevò molti dubbi su quello che era la nostra produzione fino a quel momento. Non era sicuro dell'idea iniziale, non era sicuro degli attori, non era sicuro che il team autoriale fosse in grado di scrivere personaggi femminili, ecc. In pratica non era sicuro di nulla riguardasse la nostra sitcom.

Come ho scritto ieri, c'era odore di cambiamento nell'aria e quella telefonata me lo stava confermando. Avevo imparato a conoscere un po' Michele e sapevo che i dubbi da lui sollevati avrebbero portato ad un preciso e netto cambiamento di rotta.

Creativamente fa parte del gioco cestinare il proprio lavoro. Io, avendo scritto per molto tempo i testi delle canzoni del gruppo con il quale suonavo, ne ero abituato. Magari i cambiamenti avvenivano un po' prima nel flusso del processo creativo, ma avvenivano.

Il problema, in quel momento era fermare la macchina produttiva per poi farla ripartire in un'altra direzione. Come l'avrebbero presa gli altri? Sarebbero stati tutti d'accordo o ci sarebbero state delle defezioni? E soprattutto, eravamo sicuri che i dubbi non fossero figli di una stanchezza passeggera?

L'idea dalla quale ripartire già c'era. Vagamente.

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