lunedì 2 aprile 2007

Una serie mai trasmessa Pt. 11


Mentre si discuteva di quella che sarebbe stata lo spunto "propulsore" dell'intera serie, il pensiero che stava prendendo sempre più spazio nelle nostri menti era di lasciare molto spazio all'improvvisazione. Volevamo sperimentare qualcosa di nuovo per la TV italiana e l'idea che gli attori improvvisassero su un canovaccio di storia era qualcosa che ci attirava in modo particolare.

Era un'idea figlia della passione per "Curb Your Enthusiasm" che improvvisamente ci aveva rapito e aveva fatto girare la testa a tutti i nostri collaboratori. Sapevamo di non essere geniali e originali quanto Larry David. Lui poteva essere un buon maestro e noi dei bravi allievi, no?

Nel seguire un tracciato simile il problema più grande era quello di trovare degli attori bravi ad improvvisare dialoghi credibili e divertenti su una traccia esile esile. Non un problema di facile soluzione...o forse si?

Il primo candidato per la parte di uno dei tre amici fu Gianluca Marino. In pratica il Giangi avrebbe interpretato il Giangi. Cioè sé stesso. Sulle capacità comiche e sull'inventiva del Marino non c'erano dubbi, in fondo tra noi autori era uno dei più prolifici (anche se un po' confusionario, vero Giangi?) ed in più aveva dalla sua un'innata e talentuosa predisposizione a stare davanti ad una telecamera. Dunque problema risolto, attore trovato.

Restavano ancora due posti vacanti, quelli corrispondenti a Gabri e a Michele. E se per il Gabri si poteva pensare ad un'operazione simile a quella fatta per il Giangi (Gabri fa il Gabri, punto e basta), per Michele la cosa si fece più spinosa dopo il categorico rifiuto di apparire declamato da Michele.

Cominciammo a sfogliare le foto che il Pragma Studio aveva collezionato durante il periodo delle audizioni pre-cambiamento di direzione. Forse qualche faccia papabile o potabile l'avremmo trovata...

Nel frattempo io decisi che era cosa buona e giusta partire per un viaggio di 15 giorni on the road tra California, Arizona e Nevada.

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